Salute: quasi 1 donna su 2 ha problemi con il sesso. É tempo di “divulvare”: arriva il nuovo corso Consulcesi per formare i camici bianchi

Dal dolore durante i rapporti sessuali, a contrazioni involontarie dolorose dei muscoli intorno alla vagina, fino alla mancanza di desiderio e problemi con l’eccitazione o l’orgasmo. Sono molte le questioni che spesso vengono lasciate irrisolte nella sfera intima: in Italia, tra il 30% e il 50% delle donne presenta problemi sessuali nel corso della vita. Eppure, le diagnosi legate a questi disturbi impegnano molti anni prima di essere effettuate, spesso non lo sono affatto. Tra le cause principali di una non cura della sessualità, ci sono “tabù” e false credenze che ancora circolano tra l’opinione pubblica come tra i professionisti della salute. 

A dirlo, con studi ed esperienza dalla sua, è Violeta Benini, “ostetrica poliedrica” esperta in rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico, nota alla community online come la “Divulvatrice” che insieme a Consulcesi e Massimo Tortorella propone un nuovo corso per formare il personale sanitario sulla sessualità.

Su oltre 6000 donne intervistate da Violeta Benini tra le quasi 200mila persone che la seguono su Instagram “il 31% dichiara di essere stata giudicata negativamente o di aver avuto prestazioni sanitarie limitate quando riferiva di essere ancora ‘vergine’”, racconta la Divulvatrice.

“È preoccupante sapere che molte persone che non hanno avuto esperienze sessuali, si vedono ancora, ingiustamente e senza basi scientifiche, negate visite genitali approfondite. Niente di più scorretto, ma questo è solo uno dei tanti esempi di un’assistenza sanitaria inadeguata legata ad un’appropriata formazione, soprattutto sui genitali femminili”. 

Il corso “Anatomia e sessualità femminile: abbattiamo i tabù” si propone di formare medici, in particolar modo ostetriche e ostetrici, e personale sanitario proprio su questi e sulle disfunzioni sessuali che possono riguardarli, approfondendo cause e conseguenze. 

Le cause? Possono essere molteplici e coinvolgere altre patologie e condizioni. Si va dall’uso di sostanze o farmaci, a squilibri ormonali, interventi ginecologici subiti, esperienze pregresse, lesioni nella zona pelvica, violenza domestica fisica o psicologica, stress, obesità, e una moltitudine di altri fattori.  

“I medici e il personale sanitario devono conoscere le relazioni tra queste diverse patologie e le loro cause per poter essere in grado di assistere le persone e indicare loro la strada più breve verso il benessere fisico e quindi psicologico a questo connesso”. 

“Ma la formazione, così come una maggiore consapevolezza sessuale tra l’opinione pubblica in Italia deve ancora passare attraverso la rottura di tabù e pregiudizi. Nuovo modo di guardare e comunicare problemi legati alla sessualità è necessario e non può che partire da quella che dovrebbe essere la prima linea di difesa quando si tratta di salute. Perché troppo spesso ci dimentichiamo che la cura della sessualità è salute”, conclude la Divulvatrice.

Inizia a rompere il ghiaccio (e false credenze) con la divulgatrice, Consulcesi, attraverso una diretta Instagram lunedì 21 marzo alle ore 14 sul canale https://www.instagram.com/consulcesiclub/?hl=it.  

Si parlerà di cosa significa e come raggiungere una “sessualità consapevole”, di discriminazioni e pregiudizi e come riconoscerli e scavalcarli quando si tratta di salute, genere, sesso e tanto altro.

La Divulvatrice

Violeta Benini si definisce un’ostetrica “poliedrica”, nonché “guru delle coppette mestruali”. Sicuramente un’ostetrica atipica perché, come dice lei, non si occupa di far nascere bambini e non segue le gravidanze, ma è specializzata nella rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico, con maggior interesse per il dolore pelvico e disfunzioni sessuali. Ha inventato metodi ed esercizi mirati per la rieducazione funzionale dei muscoli del perineo e attraverso i suoi canali social dispensa in modo chiaro e diretto consigli per capire e vivere meglio con la propria sessualità. 

Specializzata in Sessualità Consapevole, accoglie i suoi pazienti nei suoi studi di Livorno e Milano, oltre ad avere all’attivo numerosi corsi per professionisti e non, attraverso cui si prende “cura della donna nella sua totalità, dal menarca alla menopausa, aiutandola ad aumentare la consapevolezza di se stessa e a ritrovare il proprio equilibrio”.

Il suo libro “Senza Tabù: il mio corpo (come funziona) il piacere (come si fa)” (Fabbri Editori, 2020) è considerato un manuale “entry level” sulla sessualità adatto a tutti, “dai 18 agli 80 anni”.  Al suo interno, la Divulvatrice sfata miti e rompe tabù: dall’identità di genere alla salute della vulva, tutto ciò che c’è da sapere sul sesso e sul piacere.

Consulcesi 

Azienda impegnata da oltre 20 anni nella formazione ECM e nella offerta ai medici e al personale sanitario di servizi legali e assicurativi. È presente in Italia e in altri quattro Paesi europei e fornisce news e approfondimento su sanità e salute attraverso la sua pubblicazione online Salute Informazione.

Covid, l’uomo post-pandemia è più fobico e aggressivo

Lo psicoterapeuta Giorgio Nardone, formatore di Consulcesi, spiega in che modo la pandemia ci ha cambiato e quanti di questi “effetti collaterali” perdureranno nel tempo, anche quando il virus Sars-CoV-2 scomparirà.

Fobici, aggressivi, solitari e diffidenti. È questa la deriva che hanno preso gli esseri umani, dopo essersi stati messi di fronte un nemico invisibile, il virus Sars-CoV-2. “La pandemia ci ha cambiato e quello che siamo diventati non ci piacerà affatto”, spiega Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta del Centro di Terapia Strategica e formatore Consulcesi con una serie di corsi rivolti ai medici e agli operatori sanitari dedicata alle implicazioni di natura psicologica legate al Covid-19. A parte qualche eccezione, la pandemia ci ha reso peggiori. «La frustrazione derivante dalla pandemia – dice Nardone – ha aumentato la nostra aggressività verso gli altri

e, in alcuni casi, anche verso sé stessi. È così che si spiega l’aumento dei casi di autolesionismo, di anoressia, di abuso di alcol… Siamo di fronte a tante piccole ‘pandemie’ che vanno affrontate con urgenza». Accanto a questi comportamenti “a rischio”, sono aumentate anche le fobie: da quella che porta a lavarsi troppo spesso le mani alla paura degli spazi aperti o al contrario degli spazi chiusi. “Abbiamo iniziato anche ad avere paura degli altri e, complice l’isolamento forzato a cui siamo stati costretti periodicamente negli ultimi due anni, siamo diventati più diffidenti e solitari”, dice Nardone. Il bisogno delle relazioni sociali è stato sostituito dal bisogno di relazioni sicure, quelle virtuali, che si vivono e si consumano in sicurezza davanti a un pc o a uno smartphone. “L’isolamento e la diffidenza ha dato poi nuova linfa ai sostenitori delle teorie complottiste, quelle che ad esempio mettono in dubbio le origini del virus piuttosto che la sicurezza dei vaccini”, riferisce l’esperto. “Questo ci ha resi più paranoici, sempre alla ricerca del ‘marcio'”, aggiunge.Gli effetti collaterali della pandemia sono oggi oggetto di studio in tutto il mondo. “Li stiamo studiando e monitorando”, dice Nardone. “Perché anche quando la pandemia passerà, rimarrà comunque un lungo strascico fatto di sentimenti negativi e comportamenti a rischio”, conclude. Per formare medici e operatori sanitari a gestire le nuove tendenze degli italiani, Consulcesi ha realizzato una serie di corsi firmati dallo psicoterapeuta Giorgio Nardone consultabili al sito www.consulcesi.com di Massimo Tortorella

Covid: Rasi, gestione pandemia complicata da formazione frammentaria e disomogenea

“La mancanza di omogeneità strategica e di coordinamento nella formazione degli operatori ha contribuito a complicare la gestione della pandemia”. Lo ha dichiarato Guido Rasi, nel suo intervento al Forum Risk Management di Arezzo. “Un fattore che ha favorito la diffusione incontrastata del Covid è stata l’assenza totale di standardizzazione e di trasferimento rapido e immediato di conoscenze che man mano si acquisivano agli operatori in primis e poi ai cittadini”, spiega Rasi. “Eppure, oggi, grazie alla tecnologia l’informazione può essere estremamente rapida e immediata verso tutti gli operatori sanitari, sia sul fronte della diffusione delle best practice e sia nella diffusione di scoperte, con la possibilità inoltre di fare check sul recepimento di tali contenuto. Questo, in pandemia sarebbe stato fondamentale. Informazione, raccolta dati e utilizzo dell’informazione tramite la formazione – prosegue – sono i cardini che abbiamo imparato e che dovranno essere costanti nella fase post-pandemica. Ma devono diventare imperativi in fase di crisi sanitaria”. 

Sul fronte delle vaccinazioni Rasi si ritiene piuttosto soddisfatto. “Nonostante i punti critici, con oltre 80% delle adesioni tra gli over 12, la campagna vaccinale è stata un successo dal punto di vista logistico e di adesione se contestualizzato a livello mondiale”, commenta Rasi. “Se devo dare un voto alle istituzioni italiane sulle decisioni prese, queste sono state all’80% corrette ed efficaci. Di quel 20% di errori abbiamo certamente – continua – l’attenuante dell fattore ignoto, per cui forse non sarebbe stato possibile fare tanto di più. Poi, guardando cosa succede nel resto del mondo, a parte un inizio difficile perché l’Italia è stato il primo paese colpito in maniera massiva, abbiamo segnato il passo per molti altri paesi che ci hanno poi seguiti”. Un altro elemento di debolezza della gestione della pandemia, secondo Rasi, è stata l’implementazione sul territorio delle decisioni del Governo. “Al livello delle autorità locali, non si è mai pensato di fare interventi strutturali di accompagnamento alla campagna vaccinale”, spiega, riferendosi in particolare alla comunicazione. “Una strategia di comunicazione efficace avrebbe aiutato tutto il mondo ad accettare la vaccinazione e a comportarsi di conseguenza”, conclude.

Consulcesi – Massimo Tortorella

Telemedicina, sicurezza e blockchain: la sanità del futuro nella “ebook series” di Consulcesi

Nel nuovo piano formativo le sfide della sanità digitale e la protezione di dati e dei sistemi sempre più vulnerabili come conferma il recente attacco hacker alla Regione Lazio

Così come nello sport, in cui l’Italia sta eccellendo alle Olimpiadi, la più grande sfida in ambito sanitario è rappresentata della telemedicina, dalla sua implementazione al suo pieno sviluppo nel Servizio Sanitario Nazionale. E Consulcesi, tra i principali provider di formazione sanitaria, schiera una ‘tripletta’ di ebook per una formazione da numeri uno, per aiutare medici e operatori sanitari a non farsi cogliere impreparati a questa sfida. A partire dal libro scritto da Ciro Galiano con l’introduzione di Francesco Gabbrielli, direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e Giuseppe Petrella, presidente Commissione per l’innovazione e la digitalizzazione dei servizi sanitari del Ministero della Salute dal titolo ‘Telemedicina tra presente e futuro’. Poi, si potrà leggere E- health, il futuro dell’assistenza sanitaria che approfondisce i fattori di criticità che incidono sul lavoro degli operatori sanitari e sul sistema, con un focus specifico dedicato alla Telemedicina. 

In tema di sicurezza, sono tante le sfide e le opportunità offerte dalla tecnologia blockchain, tema del terzo ebook. Il terribile attacco hacker che ha subito la Regione Lazio, definita da Zingaretti ‘atto terroristico’ fa riflettere sul vulnus e le fragilità dei sistemi sanitari in ambito sicurezza.  La lettura di ‘Blockchain sfide e opportunità’ offre una visione chiara della Blockchain e la sua applicazione nell’immediato futuro. In particolare, l’utente apprenderà le nozioni relative a funzionamento, applicabilità e integrazione nel sistema sanitario e farmaceutico. Tema approfondito anche nell’ultimo prodotto editoriale di Consulcesi, il libro, anche in formato ebook e audiolibro ‘Capitale Digitale’ di Massimo Tortorella edito da Paesi Edizioni. I primi 100 partecipanti che completeranno i tre corsi dedicati alla telemedicina riceveranno una copia cartacea del libro del Presidente Consulcesi.

Ma la formazione non finisce qui. Gli audiolibri, i podcast su  Spotify, i corsi in realtà aumentata nei diversi ambiti della sanità e della salute sono solo alcune delle possibilità offerte da Consulcesi sempre con lo scopo di proporre contenuti scientificamente rilevanti, a cura di esperti di alto livello, con la direzione scientifica di Guido Rasi, a cui accedere facilmente grazie al digitale. 

“Covid: Guido Rasi (dir. Scientifico Consulcesi): “con formazione medica standardizzata e digitale avremmo fatto meno errori”

Si avvicina la scadenza del 31 dicembre, termine ultimo per mettersi in regola con i crediti formativi

L’accelerazione all’innovazione avviene sempre nei momenti di crisi, – spiega Guido Rasi, ex direttore EMA in occasione del lancio del progetto formativo di Enpam Tech2Doc – così il Covid ha agito come ‘acceleratore digitale’ nell’ambito formazione professionale sanitaria. Guido Rasi è direttore scientifico della piattaforma Sanità In-Formazione del gruppo Consulcesi di Massimo Tortorella da oltre un anno e racconta così la sua esperienza in ambito formazione sanitaria: 

“Sarebbe stato utile avere un sistema di conoscenze già completamente implementato in una piattaforma e diffuso in maniera omogenea e simultanea. Questo avrebbe permesso di affrontare la gestione del Covid in maniera più coerente ed efficace, soprattutto nei momenti di difficoltà e incertezza. L’esperienza pandemica ci ha fatto capire quanto l’interattività, la simultaneità e la comunicazione digitale possano essere di gran lunga essere più penetranti, per spiegare, ad esempio, come agisce un virus, rispetto a ricevere lunghi e noiosi documenti. Pensiamo ad una nuova linea guida, una nuova tecnologia radiologica e alla possibilità di scambiare tra i colleghi le più aggiornate tecnologie con coerenza e omogeneità, secondo precisi standard. E proprio gli standard. sottolinea Rasi, sono una storica lacuna del nostro Ssn, un passaggio alla digital Health consentirebbe di ottenere uno standard altissimo. Inoltre, nel corso della presentazione della piattaforma Tech2Doc Rasi ha dichiarato grande entusiasmo per questa iniziativa che valorizza il potenziale del digitale e aiuterà ulteriormente medici e professionisti sanitari a concludere l’anno in regola a fronte di una scadenza imminente: il 31 dicembre, infatti, è termine ultimo per raggiungere i crediti previsti dagli Ordini professionali, i quali hanno già annunciato con diverse comunicazioni sanzioni, seguite ad una recente dichiarazione in proposito del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.  

Come costruire le basi del rapporto medico-paziente, al via il corso di Consulcesi “Il counselling in ambito sanitario”

Quello tra medico e paziente è un rapporto delicato, che oggi, anche a causa della pandemia, sta vivendo un momento di crisi. Lo dimostrano le aggressioni verbali e fisiche sempre più frequenti ai danni di operatori sanitari e scienziati. A denunciarlo è Consulcesi, azienda di riferimento in ambito legale e formativo per i professionisti sanitari, che da poco ha lanciato un nuovo corso di formazione professionale “Il counselling in ambito sanitario. Come costruire una relazione efficace con il paziente”.

Come ha spiegato Lucilla Ricottini, formatrice esperta nei campi della comunicazione in sanità e della gestione dei conflitti, nonché responsabile del nuovo corso: “Il counselling sanitario è uno stile comunicativo che rende fertile la comunicazione con i pazienti, i caregivers e i colleghi. La relazione con la cura è complessa come poche altre. Nel passato nessuno si è occupato veramente di insegnare come entrare in una relazione, come stare e come uscire da una relazione di cura, ovvero il ciclo del contatto. In realtà non tutti gli operatori sanitari, anche quelli particolarmente abili con la comunicazione quotidiana, sono dotati per natura di una specifica attitudine con la relazione interpersonale. Ecco perché, tra modelli e approcci relazionali, il counselling sanitario rappresenta una proposta di grande valore“.

Anche la violenza e il sentimento di sfiducia verso gli operatori sanitari si può combattere con un’adeguata formazione. Il counselling quindi, dovrebbe far parte del bagaglio culturale del professionista sanitario, per rendere più efficace l’intervento e migliorare i risultati.

Il corso “Il counselling in ambito sanitario. Come costruire una relazione efficace con il paziente”, si compone di schermate didattiche multimediali, e si articola partendo dall’anatomia del sistema nervoso e dal funzionamento dei neurotrasmettitori, per poi passare alla biologia delle emozioni e alla teoria della comunicazione, arrivando infine al counseling, di cui si spiegano le radici, la teoria e diverse pratiche. È descritta inoltre, l’applicazione del counselling in ambito sanitario, anche come forma di prevenzione e gestione delle situazioni che generano violenza.

Attraverso la comprensione dei meccanismi biologici e cognitivi che sottendono la costruzione di un’interazione proficua per i diversi attori, e grazie all’approfondimento di diversi aspetti teorici utili sulla comunicazione e sul counselling, il percorso didattico si propone di offrire gli strumenti per migliorare la  qualità e l’efficacia della relazione tra professionista sanitario e paziente (e tra professionista e famiglia del paziente o colleghi), grazie allo sviluppo di maggiori capacità empatiche e all’acquisizione di competenze, tra cui: l’ascolto attivo, la riformulazione, le tecniche motivazionali e la gestione empatica dello stress e dei conflitti.

Al termine del corso, che prevede il superamento di un test di verifica finale, i partecipanti avranno acquisito una serie di strumenti e saranno in grado di mettere in pratica delle tecniche per aumentare l’efficacia delle relazioni con i pazienti, i familiari e i colleghi e, quindi, migliorare la pratica quotidiana.

Corso di formazione professionale ECM Consulcesi Club sulle ustioni, una risorsa preziosa per gli operatori sanitari

Le ustioni sono tra le lesioni domestiche più comuni. In casa, infatti, non mancano di certo le “occasioni” per procurarsi una fastidiosa scottatura. Basta un gesto maldestro o un attimo di distrazione, per scottarsi con qualche oggetto di uso domestico, come fornelli, ferro da stiro o piastra per i capelli. Ma può capitare di scottarsi anche fuori casa, ad esempio al mare o in strada, appoggiandosi alla marmitta dei motorini. Si stima che in Italia i casi siano circa 100mila all’anno. Un dato che dimostra come bruciarsi sia più facile di quanto si creda.

L’ustione è una lesione della pelle provocata dal calore. Le cause possono essere molteplici: fuoco, liquidi bollenti, radiazioni solari, attrito, corrente elettrica, ecc. La maggior parte degli incidenti avviene tra le mura domestiche. Le ustioni sono classificate in base alla loro gravità. Quelle di primo grado sono le più lievi poiché interessano lo strato più superficiale della cute; le ustioni di secondo grado danneggiano gli strati superficiali e profondi della pelle; mentre le ustioni di terzo grado coinvolgono anche lo strato sottocutaneo. Nella valutazione dell’entità di un’ustione tuttavia, bisogna tener conto anche di altri fattori, come l’estensione della lesione e la prontezza e l’adeguatezza delle terapie effettuate.

Saper riconoscere le ustioni è, quindi, fondamentale per agire in modo corretto ed evitare di peggiorare la situazione. Per questo motivo è stato organizzato il corso di formazione professionale ECM di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club “Le ustioni: classificazione, diagnosi e trattamento”. Il corso, composto da video-lezioni corredate da materiali didattici di approfondimento, si propone di fornire elementi utili a un inquadramento clinico diagnostico di base, insieme alle strategie terapeutiche basilari per un corretto approccio alla patologia. Il corso prevede il superamento di un test di verifica finale.

È fondamentale, infatti, che gli operatori sanitari sappiano affrontare le emergenze in modo adeguato e saper distinguere un’ustione di primo grado da una di secondo o terzo grado. Non bisogna dimenticare che la prognosi di un paziente dipende molto spesso da quello che si fa (o non si fa) nelle prime 48-72 ore.

Come hanno spiegato Rosario Ranno, direttore dell’UOC Grandi Ustioni e Chirurgia Plastica e Maria Giardina, dirigente medico dell’UOC Grandi Rischi e Chirurgia Plastica, entrambe presso l’Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro, Catania: “Le ustioni rappresentano un rilevante problema per l’impegno necessario alla loro cura e per gli esiti invalidanti che spesso ne conseguono. I soggetti colpiti, siano essi adulti o bambini, possono necessitare di cure specialistiche con degenze in terapia intensiva, e con esiti cicatriziali invalidanti che possono ridurre il ritorno alla vita sociale per tempi lunghi e talvolta con invalidità permanenti sia fisiche che psichiche”.

Covid e formazione: on air l’audiolibro di Guido Rasi: il viaggio nella Generazione V da ascoltare in vacanza

Su piattaforma Consulcesi l’audiolibro del direttore scientifico di Consulcesi, con la prefazione del Generale Francesco Paolo Figliuolo

“Non abbassare la guardia contro il Covid, nonostante gli avanzamenti della campagna vaccinale e le nuove misure come l’estensione del Green Pass” è l’imperativo di Guido Rasi, direttore scientifico di Consulcesi ed ex numero uno di EMA. Si ritorna gradualmente a viaggiare e a muoversi e i medici e gli operatori sanitari devono farsi trovare pronti a gestire eventuali nuove emergenze. Per questo Consulcesi di Massimo Tortorella, lancia la formazione continua sul Covid, da ‘ascoltare’ anche in viaggio, con la versione audio del libro-formazione ‘Generazione V’ (edito da Paesi Edizioni). 

Perché un audiolibro? Durante il lockdown gli italiani hanno scoperto la passione per gli audiolibri. I “libri da ascoltare” sono diventati protagonisti del mercato con 10 milioni di ascoltatori nel 2021, con una crescita dell’11% rispetto al 2020, secondo l’indagine realizzata per l’Associazione Italiana Editori da NielsenIQ. Gli operatori sanitari possono Studiare dove vogliono, grazie alla fruibilità del corso su tutti i dispositivi e offrire ai pazienti un servizio sempre aggiornato e di qualità.

In ‘Generazione V’, edito da Paesi Edizioni, il professor Guido Rasi tratta le varie declinazioni del cosiddetto «fattore V»: dai Vaccini alle Varianti, dai Vizi alle Virtù nella governance della pandemia, dalla Videocrazia al tema della comunicazione. Diritto alla salute e libertà individuale in tempi di crisi sanitaria, economica e sociale, e rapporto tra scienza e informazione sono i temi principali trattati nell’ audiolibro di Rasi. Sono presenti anche gli esempi di singoli Paesi e le linee guida per la ripresa.

L’audiolibro di ‘Generazione V’ è disponibile sulla piattaforma Consulcesi club. Il libro si può acquistare nei principali store online e nelle librerie. Inoltre, è disponibile in versione ebook con ISBN: 978-88-85939-88-2.

Ufficio stampa Consulcesi 

Ciro Imperato mob.:328 48 12 859

Paola Perrotta mob.: 380 46 48 501 

Corsi Consulcesi per professionisti e Club Consulcesi

In Italia e da oltre vent’anni, gli operatori socio – sanitari e la classe medica possono trovare nel team legale e Club Consulcesi un supporto, grazie alla disponibilità di un insieme di servizi ed iniziative, in grado di interessare diversi ambiti: il supporto legale finalizzato al riconoscimento dei diritti, la rivendicazione di una copertura assicurativa, agevolando un adeguato svolgimento della professione, e l’organizzazione di corsi di formazione. Essi sono dedicati ai professionisti che operano nel settore medico e socio – sanitario. 

A tal proposito, il pool Consulcesi collabora con il provider dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Age.na.s), accreditato con ECM in – Formazione n. 2506. Dal 2002, infatti, secondo quanto previsto dalla legge, tutti i professionisti che operano nel settore sanitario italiano sono chiamati alla formazione professionale continua e permanente. Il percorso formativo si declina di triennio in triennio. Infatti, al termine dei tre anni, il professionista deve aver conseguito 150 crediti; qualora questo non avvenga, il professionista rischia una sanzione, che può consistere in un avvertimento, una censura, una sospensione temporanea dall’espletamento della professione (6 mesi o un anno), arrivando fino alla radiazione totale dall’Albo professionale di appartenenza. Consulcesi viene incontro ai fruitori dei corsi per il conseguimento dei crediti da parte degli operatori, permettendo loro di scegliere le modalità ed il momento in cui frequentare i corsi. Più precisamente, la piattaforma di Consulcesi offre più di 250 corsi per un totale di 1.000 ECM, suddivisi in 6 collane tematiche: Covid-19, Medicina, Lingue, Manageriale, Sicurezza, Legale. La fruizione dell’offerta formativa si declina su 4 differenti formati: ebook, film di formazione, corsi interattivi e corsi multimediali. Tutti i corsi sono basati sulla tecnologia blockchain, potendo seguire l’iter della formazione ECM, passo dopo passo, direttamente dal provider Consulcesi. Su ogni documento PDF rilasciato, il Club Consulcesi apporrà una marca temporale su “Ethereum”, una delle più importanti blockchain pubbliche. Si tratta di un sistema trasparente, che consente di seguire la realizzazione del percorso, seppur nel rispetto della privacy. Grazie all’offerta formativa messa a disposizione da Consulcesi, gli operatori medici e delle professioni socio – sanitarie raggiungono tre obiettivi: soddisfare adeguatamente le esigenze dei pazienti; svolgere un’assistenza di qualità; disporre un aggiornamento permanente e continuo nel settore. Inoltre, la piattaforma Consulcesi ha sostenuto la formazione dei medici e degli operatori socio – sanitari inserendo iniziative formative legate alla pandemia. In questa sezione, infatti, gli interessati troveranno diversi materiali, fruibili in diverse modalità. 

Tra i corsi attivati nel 2021, nella sezione COVID – 19, è possibile trovare: il Film Formazione “Covid – 19. Il virus della paura”, attraverso il quale si approfondiranno: il l’eziologia, l’epidemiologia, il ciclo replicativo, la patogenesi, la sintomatologia, i test diagnostici, le attuali terapie in atto e la profilassi, senza dimenticare l’aspetto psicologico e la questione relativa alla corretta comunicazione del virus stesso; BLSD e Covid – 19, all’interno della categoria Multimediale, dove approfondire e rivedere le linee guida internazionali in relazione alla rianimazione cardio – polmonare; Covid – 19, l’esperienza cinese: prevenzione, diagnosi e trattamento.; Allergie e Covid – 19. L’aderenza alle terapie ai tempi della pandemia; Covid – 19. Non restiamo a guardare: la visita oculistica ambulatoriale ai tempi del Coronavirus; Covid – 19 e tutela dei lavoratori. Protocolli e procedure di sicurezza nelle strutture sanitarie; Covid – 19. Psicosi e ipocondria, la gestione delle nuove paure; Il Covid – 19 nei 9 mesi. La gravidanza e il parto nella paziente positiva; Covid – 19. La comunicazione efficace tra medico e paziente mediata da uno schermo; Covid-19: diritti e salute dei sanitari. Responsabilità professionale e forme di tutela in caso di contagio; Covid-19 ed insufficienza respiratoria. L’ossigenoterapia e le tecniche di ventilazione. La seconda sezione del sito dei Corsi di Consulcesi è “Medicina”. In questo settore, l’utente troverà informazioni afferenti alla pratica quotidiana nell’ambito del Servizio Sanitario. Proprio nella sezione Medicina, la piattaforma Consulcesi mette a disposizione edizioni aggiornate dei corsi ECM, approfondimenti, suggerimenti su come intervenire per la risoluzione di particolari problematiche relative alla pratica medica quotidiana e trattazioni su specifiche patologie. La realizzazione di ogni corso ECM è curata da specialisti del settore e ogni esperienza formativa è accompagnata da una scheda di presentazione, in cui sono racchiuse le informazioni generali più importanti: durata del corso, numero dei crediti, l’obiettivo programmato, le figure professionali a cui è rivolto. Inoltre, la piattaforma Medicina di Consulcesi Club informa sulla presenza di eventuali test/esami finali, di materiali didattici allegati, sulle aree tematiche definite da Age.na.s e definisce i nomi dei responsabili scientifici che hanno curato il corso. Per il 2021, la sezione Medicina della piattaforma dei Corsi Consulcesi offre la fruizione di molte esperienze di formazione Le staminali cordonali: una fiducia che guarda al futuro; La diagnosi prenatale. Nuove tecnologie e nuove responsabilità; Domande & risposte. Tutto quello che c’è da sapere su blockchain, bioetica, burnout e molto altro; Il peso del diabete. L’obesità moderata-severa nel diabetico; Una sana comunicazione. Gestire la relazione medico-paziente; Il futuro batte qui. Le chiavi di lettura dell’elettrocardiogramma; Vertigo. Diagnosi e terapia delle patologie vertiginose; Le urgenze in oftalmologia: dal pronto soccorso al risarcimento del danno; La gestione delle urgenze nel paziente oncologico; Notizie da scremare. Il latte vaccino tra miti, realtà e intolleranze; Diabete: monitoraggio costante. Gestione clinica e nuove tecnologie; Tutto sul latte. Il latte vaccino per la salute umana; Al cuore della prevenzione. Le novità in materia di prevenzione cardiovascolare; Negli occhi dei bambini. I traumi oculari nella prima infanzia; I disturbi dello spettro autistico: aspetti clinici ed epidemiologici, segni di allarme e autismo sindromico; Il trattamento chirurgico delle ustioni. La regione genitale maschile. La terza sezione della piattaforma dei Corsi Consulcesi è quella dedicata alle Lingue straniere, che ospita corsi ECM legati alla formazione linguistica in ambito sanitario e non. Il catalogo prevede corsi di lingua inglese, francese e spagnola, suddivisi nei 3 livelli: iniziale, intermedio 1 e intermedio 2. Questo particolare settore della piattaforma Consulcesi permette ai medici e al personale sanitario di approfondire competenze linguistiche, al fine di gestire la presenza di pazienti stranieri all’interno delle corsie ospedaliere. Per il 2021, Consulcesi offre corsi di Inglese, Francese e Spagnolo, ripartiti secondo i 3 livelli previsti. 

La quarta sezione afferisce, invece, alla sezione Manageriale: i corsi ECM della piattaforma Consulcesi che afferiscono a questo settore hanno come obiettivo una formazione nell’ambito gestionale. L’obiettivo di questa categoria di corsi è quello di guidare il fruitore alla conoscenza delle questioni che riguardano la gestione delle risorse umane o l’organizzazione della comunicazione aziendale ed esterna. La piattaforma del club Consulcesi mette a disposizione in quest’area corsi ECM, specializzati in management sanitario ed integrazione interprofessionale. Per il 2021, Consulcesi offre i seguenti corsi: Un lavoro di squadra. Organizzare un team multidisciplinare in contesti difficili – Sulla strada giusta; La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente; L’équipe sanitaria. Il management e il gruppo di lavoro; Abilità di counseling in ambito sanitario. Sicurezza è la quinta sezione della piattaforma dei Corsi di Consulcesi. La tematica si lega all’espletamento della professione, all’uso di particolari strumenti o sostanze in modo corretto ed adeguato e alla cura dei pazienti che si trovano nella struttura sanitaria. I corsi ECM offerti in questo ambito da parte del club Consulcesi fanno riferimento al settore più generale della sicurezza sul lavoro. L’offerta formativa Consulcesi permette un adeguato aggiornamento dedicato ai medici, al fine di approfondire le loro conoscenze in tema di sicurezza, anche in situazioni di particolare emergenza e stress. Per l’anno 2021, la formazione online del personale medico e socio – sanitario verterà sui seguenti temi: Ergoftalmologia. Principi e prospettive future; Habitat. Medicina ambientale e patologie correlate; Incidenti organizzativi celebri: cos’hanno da insegnarci per contenere l’errore in sanità; Medici KO. Il rischio aggressioni nei luoghi di lavoro; Stress lavoro correlato nelle professioni sanitarie; Salute e sicurezza del lavoro nei servizi necroscopici e di anatomia patologica; Questione di equilibrio. Il diritto e la medicina legale tra salute e sicurezza. Infine, la piattaforma dei Corsi di Consulcesi si completa con la sezione Legale. Essa permette ai medici di approfondire un aspetto importante della professione, quello delle scienze forensi, soprattutto perché si opera in un contesto legato alla salute del paziente e alla sua privacy. I corsi ECM Consulcesi per l’ambito legale curano due aspetti: consentono ai medici di approfondire le loro conoscenze, al fine di proteggere i propri diritti in merito alle responsabilità professionali; formano i medici sull’ambito legato alla tutela dei pazienti, in relazione al trattamento dei dati personali e della loro privacy. Nel corso dell’anno 2021, in questa categoria è possibile partecipare a diversi corsi. Tra i principali vi sono: La comunicazione medico paziente: come si sviluppa un contenzioso; A danno fatto. La sicurezza delle cure e la valutazione del danno; Questione di privacy. Gestire i dati dei pazienti: dalla raccolta al trasferimento; Cure sicure. Il rischio clinico e la tutela dei diritti; A rischio ridotto. Migliorare la qualità con la Clinical Governance; Parole d’oro. La comunicazione efficace con il paziente; La cultura della qualità in patologia: le droghe d’abuso; L’autodeterminazione del paziente e il fine vita: la legge 219/2017. Tutti i corsi ECM inseriti nel catalogo della piattaforma Consulcesi sono organizzati dalla Conferenza permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, secondo quanto previsto dalla legge.

Vaccini e varianti, si apre il dibattito sulla possibilità della terza dose

Guido Rasi, ex direttore esecutivo Ema, direttore scientifico Consulcesi e consulente del commissario Figliuolo, in relazione all’ipotesi di effettuare una terza dose del vaccino Pfizer, ha affermato: “Va bene per farsi trovare preparati in caso di necessità, ma nulla di più. Avrebbe decisamente più senso se fossimo di fronte a varianti che non rispondono agli attuali vaccini”. Pertanto, ha continuato Rasi, “la terza dose può esser vista come un esercizio di preparazione per il futuro, ma non ha nessun senso concreto programmarla da adesso”. Infatti, secondo i dati diffusi dall’azienda americana, ricevere una terza dose di vaccino incrementerebbe la protezione immunitaria contro il COVID – 19. L’Ema ha aperto il dibattito in proposito; però, ad oggi, la Fda americana mantiene ancora un comportamento prudente e cauto, puntando sul fatto che i vaccini attualmente in uso abbiano un’efficacia che si protrae nel tempo. 

Pfizer ha sottolineato che, dai dati rilevati da un primo studio effettuato sull’uomo, non solo la terza dose è sicura, ma anche che essa è in grado di incrementare il livello degli anticorpi neutralizzanti da 5 a 10 volte rispetto alle due dosi inoculate fino a questo momento. Alla luce di questi dati, il direttore scientifico di Pfizer, Mikael Dolsten, ha sottolineato che la Fda proporrà di autorizzare la somministrazione di un’eventuale terza dose a 6-8 mesi di distanza dall’inoculazione delle prime due. Ma, sia la Fda che i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (Cdc) americani sono scettici e non si sono espressi con certezza. Infatti, il loro pensiero rispecchia molto quello di Guido Rasi poiché, anche dagli Stati Uniti, chiariscono che l’efficacia dei vaccini attualmente in uso è indubbia; inoltre, Fda e Cdc hanno aggiunto che le persone giunte in ospedale o decedute sono quelle senza vaccino. E, proprio attraverso una nota congiunta, i due organismi statunitensi hanno affermato:  “Gli americani che sono stati completamente vaccinati non hanno bisogno di una dose di richiamo in questo momento, aggiungendo che “siamo preparati per dosi di richiamo se e quando la scienza dimostrerà che sono necessarie”. Tuttavia, il direttore scientifico di Pfizer, Dolsten, nel preannunciare la necessità di un’eventuale terza dose del vaccino, si è detto preoccupato per le diverse varianti del virus, compresa la Delta, che si sta diffondendo rapidamente in molti posti del mondo. E, ancora Dolsten, ha affermato: “C’è molta preoccupazione per le arianti”, sostenendo che “una ulteriore dose sarà molto efficace contro la variante Delta”. Gli studi effettuati sugli anticorpi hanno riguardato 10 – 20 persone, che hanno anche effettuato la seconda dose; alla luce di questi studi, proprio il direttore scientifico di Pfizer ha evidenziato che “il set di dati è così chiaro che abbiamo completa fiducia sul fatto che lo studio completo lo riprodurrà”. Inoltre, uno studio portato avanti in Gran Bretagna nel maggio scorso aveva mostrato che il vaccino Pfizer copriva per l’88%, immunizzando dai sintomi della malattia, dopo aver ricevuto la seconda dose. Una ricerca effettuata, invece, in Israele ha evidenziato che l’efficacia di Pfizer è scesa al 64% in seguito al diffondersi della variante Delta, ma il vaccino resta efficace al 93%, evitando il contagio in forma grave. Dolste ha interpretato lo studio portato avanti in Israele come un segnale che i livelli di anticorpi nel sangue sono in calo, viste le numerose vaccinazioni registrate tra gennaio e febbraio. E, se da un lato Dolsten ha affermato che “quando si hanno bassi livelli di anticorpi, i virus altamente contagiosi possono causare malattie lievi”, dall’altro, Israele ha ribadito che la protezione non subisce modifiche, mantenendosi alta, anche contro le varianti più aggressive. Pertanto, gli studi e le ricerche effettuate sembrano confermare che i vaccini in circolazione sono pienamente efficaci e prevengono le forme più aggressive e violente del COVID, nonostante l’insorgere ed il diffondersi delle numerose varianti.