Medici oggetto di denunce e accertamenti tecnici preventivi. Consulcesi scende in campo con una task force di sostegno

Medici e personale sanitario vittime di più di una denuncia al giorno. E si fa riferimento soltanto alle querele presentate in Procura. Seppur il 70 – 80% di esse si risolve con un nulla di fatto, le  denunce attivano un circolo vizioso di accertamenti, indagini di verifica e valutazioni aziendali, che provocano ansie e inquietudini nel personale sanitario coinvolto. È il Convegno su “Rischio Clinico e Contenzioso”, organizzato dall’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con il team legale Consulcesi, a restituire questi dati. Si stima che, in più di un ventennio, le querele e le controversie nei confronti di medici e personale sanitario abbiano subito un incremento del 200%. La causa di questo fenomeno, secondo l’opinione del Giudice Dottor Alberto Cisterna, Presidente della XIII Sezione del Tribunale di Roma e specializzato nel settore dei contenziosi sanitari, è da attribuire nella maggiore fiducia che le persone ripongono nelle nuove leggi e nella consapevolezza di una risposta immediata dalla Giustizia. Medici e sanitari si trovano sempre più al centro di lunghi e stressanti procedimenti penali e civili, oltre che a citazioni per danni erariali o illeciti disciplinari davanti alla Corte dei Conti. 7 – 8 denunce su 10 di natura penale risultano infondate, ma la presentazione delle querele comporta uno spreco di tempo e denaro, oltre che l’inevitabile coinvolgimento di medici e personale sanitario. Pertanto, l’équipe legale Consulcesi ha attivato una task force legale e medico legale, al fine di preservare e tutelare gli operatori della sanità che, quotidianamente, affrontano difficoltà sul luogo di lavoro, denunce, citazioni e richieste di risarcimento. Lo sportello attivato dal pool legale Consulcesi è gratuito ed offre agli interessati un servizio completo e tempestivo: assistenza legale sul caso esposto ed una prima valutazione tecnica da parte di un medico legale, specializzato nel settore. Quest’ultimo indica al professionista che ne ha fatto richiesta le soluzioni difensive da mettere subito in campo. Il Dottor Raffaele La Russa, Professore di Medicina Legale presso La Sapienza di Roma, parlando del servizio messo a punto con la collaborazione di Consulcesi, afferma: “La Task force C&P vuole riunire le migliori professionalità in ambito di responsabilità legale, medico sanitaria ed assicurativa per poter dare ai medici e a tutti gli operatori sanitari, la migliore tutela penale, civile e amministrativa nei casi di malpractice”. Il Professor La Russa sottolinea come l’intera Task Force sia costituita da “legali e professionisti universitari e di alto livello, capillarmente distribuita su tutto il territorio nazionale”. Il Convegno ha evidenziato come anche gli Accertamenti Tecnici Preventivi (ATP) siano in aumento. Infatti, dall’entrata in vigore della Legge Gelli nel 2017, si sono registrati 1350 ricorsi. Al contrario, l’istituto della mediazione non raccoglie altrettanto successo, visti i risultati poco favorevoli fatti registrare fino ad ora. Infatti, la legge Gelli – Bianco, al fine di tutelare i medici e sostenere i pazienti, indicava l’obbligo di provare una conciliazione stragiudiziale, prima di procedere con un procedimento in tribunale. L’intento della legge era sicuramente adeguato, ma i problemi connessi non sono trascurabili. L’articolo 15 della legge prevede che i giudici debbano nominare un collegio di periti, costituito da due esperti, di cui uno specialista in medicina legale ed uno nella disciplina al centro del contenzioso. L’ipotesi del collegio assicura equilibrio alla controversia, poiché assicura che l’operato del medico viene stimato da un professionista esperto del settore e che il giudice può contare su un’adeguata disamina scientifica. In questo modo, potrà giungere alla decisione più giusta e corretta per la risoluzione del contenzioso. Tuttavia, questo tavolo di conciliazione è ancora distante dall’essere applicato da tutti gli Uffici Giudiziari del paese. Nel 98% dei casi a Roma, infatti, le sentenze si attengono alle conclusioni giunte dalla consulenza tecnica d’ufficio, fornitegli dal consulente tecnico d’ufficio (CTU). Proprio per questo motivo, la task force Consulcesi & Partners vuole sostenere i professionisti della sanità, fornendo risposte concrete e certe, mediante il suo network, che può contare su professionisti in ambito legale e medico – legale. Visitando il sito www.consulcesiandpartners.it oppure digitando 800 122 777 si potranno ottenere le risposte richieste da parte del pool Consulcesi & Partners.