Ecm e assicurazioni: da Consulcesi Club la guida per orientarsi tra le ultime novità e la delibera ‘sposta-crediti’

A spiegare cosa cambia e come tutelarsi, la nuova Guida gratuita di Consulcesi Club rilasciata a margine del webinar “Obbligo formativo ECM e assicurazioni: le ultime novità. A cosa fare attenzione nel triennio”, in cui esperti del settore hanno commentato le nuove modalità ed è stato proposto un video tutorial per completare il procedimento di spostamento su CoGeAPS
Con le nuove Delibere 5/24 e 6/24 emanate dalla Commissione Nazionale per la formazione continua, si ufficializzano due novità sulla scadenza dello spostamento crediti e sul bonus per i corsi a tema vaccini, fondamentali per assolvere all’obbligo formativo ed evitare di incorrere in sanzioni alla conclusione del triennio.
A spiegare cosa cambia e come tutelarsi, la nuova Guida gratuita di Consulcesi Club rilasciata a margine del webinar “Obbligo formativo ECM e assicurazioni: le ultime novità. A cosa fare attenzione nel triennio”, in cui esperti del settore hanno commentato le nuove modalità ed è stato proposto un video tutorial per
completare il procedimento di spostamento su CoGeAPS.
Questo evento ha sottolineato l’importanza della formazione continua e dell’educazione in medicina, essenziali per mantenere alti standard professionali e garantire qualità nelle cure ai pazienti.

Perché la formazione continua è sempre più importante
«La formazione continua in medicina è cruciale per garantire che i professionisti della salute possano aggiornarsi costantemente, migliorare le loro competenze e affrontare le nuove sfide del settore sanitario. – ha commentato Simona Gori, responsabile di Consulcesi Club. In un settore come la sanità che cambia
velocemente, la necessità di mantenere un livello di preparazione elevato non solo risponde alle esigenze dei pazienti, ma assicura anche che i professionisti possano operare con la massima efficienza e sicurezza.»

Le Novità della Delibera 6/24
La delibera 6/24 modifica quella del 8 dicembre 2023, ha spiegato Sandro Di Sabatino, esperto del sistema Ecm. La prima novità riguarda l’estensione della scadenza dei corsi utili per lo spostamento dei crediti, che include adesso anche quelli, effettuati entro il 31 dicembre 2023, ma con “data di fine evento” fissata nel 2024. Inoltre, cambia anche il termine per lo spostamento dei crediti, esteso fino al 31 dicembre 2025, che fornisce ai professionisti un periodo più lungo per completare questa procedura tramite il sito del CoGeAPS.
Per agevolare i professionisti sanitari, oltre alla guida gratuita, disponibile sul sito di Consulcesi Club, Consulcesi mette a disposizione il servizio di “Assistente personale dedicato”. Un consulente accompagna l’utente in ogni fase del processo, dal login al sito CoGeAPS alla procedura di spostamento crediti e si
assicura in tempo reale che tutto vada a buon fine. Da consultare in ogni momento, anche un video tutorial, accompagnato da infografiche che spiegano, passo dopo passo, le corrette procedure. Registrandosi gratuitamente a Consulcesi Club, si potrà accedere a tutti gli approfondimenti dedicati alla formazione dei professionisti sanitari e scoprire gli altri vantaggi della soluzione digitale, da contenuti con formati innovativi al nuovo network Elenco Professionisti.

Formazione sui vaccini
La delibera 5/24 stabilisce di “attribuire ai professionisti sanitari che acquisiscano crediti in materia di vaccini e strategie vaccinali un bonus per il triennio 2026-2028, pari al numero di crediti effettivamente conseguiti nel triennio 2023-2025 su tale tematica, fino a un massimo di 10 crediti”. La Commissione ECM conferma, dunque, l’interesse verso i vaccini come strumento imprescindibile per la salute e che necessita di professionisti formati.
Il nodo assicurativo: il rischio per i professionisti sanitari
Con l’entrata in vigore dei decreti attuativi della Legge 24/17 (cosiddetta Gelli-Bianco) sulla responsabilità professionale degli esercenti la professione sanitaria, diventa operativo l’articolo 38 bis del decreto 152 del 2021, che subordina l’efficacia delle polizze assicurative al completamento del 70% degli obblighi formativi nel triennio. In pratica, i professionisti che non raggiungeranno questa percentuale entro il 31 dicembre 2025 non potranno beneficiare della copertura assicurativa, trovandosi quindi scoperti in caso di contenziosi. Il ministro della Salute Orazio Schillaci lo ha ribadito con molta chiarezza in una recente
intervista.
Sandro Di Sabatino, ha sottolineato l’importanza di essere in regola con l’obbligo Ecm per non trovarsi scoperti con la propria polizza assicurativa in caso di dispute legali. “La formazione continua è un dovere deontologico per i medici e tutti gli operatori sanitari,” afferma Di Sabatino. “Essere adeguatamente
formati e aggiornati è essenziale per rispondere al diritto del paziente di essere curato da un professionista preparato e al passo con l’evoluzione della ricerca scientifica.”

Il supporto di Consulcesi Club
Per aiutare i propri iscritti a comprendere e mettere in pratica le novità riguardo la formazione, Consulcesi Club fornisce strumenti e risorse per adempiere agli obblighi formativi e migliorare le competenze professionali. Tra questi, la nuova guida, il servizio di Assistenza personale e il video tutorial. “Inoltre,
l’innovativa piattaforma digitale offre contenuti esclusivi, formazione Ecm, servizi legali e assicurativi, convenzioni e un network per ampliare visibilità e contatti professionali” conclude Simona Gori, responsabile Consulcesi Club.

Massimo Tortorella

Investiamo sempre più in sanità digitale: +22% di spesa

L’investimento nella sanità digitale è arrivato a 2,2 miliardi di euro. Ma
gran parte delle risorse del Pnrr deve ancora essere messa a terra. I dati del rapporto dell’Osservatorio Sanità Digitale

Intelligenza artificiale, telemedicina, cartella clinica elettronica: gli investimenti italiani in sanità digitale crescono sempre di più. E crescono, di pari passo, l’interesse e la fiducia dei cittadini in questi strumenti.
Sono alcuni dei risultati di una ricerca condotta dall’Osservatorio Sanità Digitale della School of Management al Politecnico di Milano, recentemente presentati al convegno “Sanità digitale: trasformare il presente per un futuro sostenibile”. L’aumento della spesa, che nel 2023 è stata pari a 2,2, miliardi di euro,
il che corrisponde a una crescita del 22% rispetto all’anno precedente, è parzialmente dovuto all’impatto del Pnrr, che però, dicono gli esperti, “non si è ancora manifestato totalmente”, dal momento che “gran parte delle risorse deve ancora essere messa a terra”.

I numeri del rapporto
La ricerca, svolta in collaborazione con Fiaso Consulcesi Jomnya, Amd, Ame, Fadoi, Simfer, Mmg e Fimmg, descrive uno scenario in cui l’uso degli strumenti digitali si consolida e si fa sempre più significativo e raffinato. La cybersecurity si è confermata, come l’anno scorso, al primo posto tra le priorità per le aziende
sanitarie coinvolte nella ricerca; fondamentali anche la Cartella clinica elettronica (Cce) e i sistemi di integrazione con sistemi regionali e/o nazionali. Stabili, invece, i tassi di utilizzo della telemedicina: il 35% dei medici specialisti e il 43% dei medici di medicina generale affermano di aver utilizzato servizi di
telemedicina e il 33% e il 35% hanno fatto ricorso al servizio di telemonitoraggio. Nell’ultimo anno, inoltre, il 35% dei medici specialisti e il 48% dei medici di medicina generale hanno fatto accesso al Fascicolo sanitario elettronico (Fse), strumento considerato utile perché riduce il tempo necessario per reperire le
informazioni (per il 70% degli specialisti e il 65% dei medici di medicina generale) e semplifica la lettura dei documenti scambiati (70% degli specialisti e il 60% dei medici di medicina generale). Inoltre, fornisce informazioni critiche per la gestione del paziente in situazioni di emergenza (68% degli specialisti e 60% dei medici di medicina generale) e permette di prendere decisioni più personalizzate e basate sull’intera storia clinica del paziente (68% e 53%).

Più intelligenza artificiale per tutti
“Il nostro Paese è ormai entrato nel cuore dell’attuazione degli interventi previsti per la Sanità digitale nel Pnrr – racconta Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale – Il suo impatto sulla spesa per la Sanità digitale deve però ancora manifestarsi appieno: se per alcune azioni, come quelle
relative alla digitalizzazione delle strutture ospedaliere si è già avuta una forte accelerazione dei progetti, gran parte delle risorse deve ancora essere ‘messa a terra’. Il 63% delle strutture sanitarie, nonostante l’aumento nella spesa complessiva, vede ancora la disponibilità di risorse economiche come la barriera più significativa all’innovazione digitale. Tra gli altri ostacoli maggiormente percepiti troviamo anche quest’anno la limitata cultura per il digitale (43%) e la mancanza di competenze per l’utilizzo degli strumenti (40%), oltre all’integrazione dei nuovi strumenti con i sistemi informatici già presenti nelle strutture (41%)”.
“In linea con lo scorso anno, la cybersecurity si conferma l’ambito di innovazione con la priorità più alta per i decisori delle strutture sanitarie – afferma Paolo Locatelli, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale – anche in conseguenza dell’incremento di attacchi informatici subiti dalle aziende e dalle istituzioni sanitarie negli ultimi mesi. Si confermano fondamentali, inoltre, la Cartella clinica elettronica e i sistemi di integrazione con sistemi regionali e/o nazionali, coerentemente con gli obiettivi di digitalizzazione degli ospedali – abilitati anche degli accordi quadro gestiti da Consip – e di integrazione – definiti dal Pnrr. Per la Cartella clinica elettronica, che ancora oggi nel 35% degli ospedali non è una soluzione diffusa in tutti i reparti, emerge una tendenza significativa all’adozione di soluzioni fornite a livello regionale o sovra-aziendale: più della metà delle aziende sanitarie che intendono introdurla nel corso del 2024 seguirà questa strada”.

I cittadini stanno imparando
Secondo gli esperti, sono quattro le aree di competenze che il cittadino-paziente dovrebbe sviluppare per utilizzare in modo efficace gli strumenti di Sanità digitale: Digital Literacy, ossia competenze tecniche relative alle funzionalità degli strumenti digitali utilizzati (es. utilizzare lo smartphone, le app di messaggistica, ecc.); Digital Soft Skills, ossia capacità necessarie per comunicare e condividere informazioni efficacemente attraverso canali digitali; Health Literacy, abilità necessarie per ricercare, elaborare e comprendere informazioni basilari per prendere decisioni informate sulla propria salute; eHealth Skills,
competenze per utilizzare in modo autonomo e consapevole le tecnologie digitali nella gestione della salute personale. Il 64% dei medici specialisti e il 67% dei medici di medicina generale e degli infermieri ritengono che per i propri assistiti sia prioritario lo sviluppo della Health Literacy, seguita dall’area delle Digital Soft
Skills (circa il 60% dei professionisti). Anche gli stessi cittadini identificano queste come le aree più critiche, per le quali dichiarano ad oggi le lacune più significative.
“Nonostante i gap formativi da colmare, gli italiani sottolineano la volontà di utilizzare sempre di più il digitale come canale preferito per accedere ai servizi sanitari (72%) – afferma Emanuele Lettieri, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale – Insieme al canale online, primeggia anche la
farmacia (72%), seguita da altri luoghi vicini al domicilio (es. uffici postali, banche, ecc.) (48%). Avere a disposizione in modo sempre più ricco e completo l’accesso ai servizi sanitari direttamente ‘a casa propria’
o vicino a essa è una condizione ritenuta sempre più essenziale dai cittadini italiani. È auspicabile che proprio questa spinta, unita a una crescente consapevolezza della improrogabile necessità di andare verso una sanità economicamente e socialmente sostenibile, possa portare il nostro Paese verso un’adozione più decisa e coerente di un modello di Sanità connessa”.

Massimo Tortorella

Consulcesi Club, più contenuti e servizi per tutti i professionisti

Da oggi Consulcesi Club, tramite registrazione gratuita, offre la possibilità di accedere a un universo di contenuti autorevoli e specializzati, fruibili da Pc, tablet e smartphone, e al Network ‘Elenco professionisti sanitari’, creando la propria scheda professionale per aumentare la propria visibilità online, creare nuovi contatti e ampliare la propria rete professionale, condividendo competenze ed esperienze. Non solo: i professionisti sanitari registrati a Consulcesi Club godranno di una panoramica completa ed esclusiva con
notizie e approfondimenti su norme e diritto, assicurazioni e tutele, fisco e tasse, ambiente e salute, medicina e ricerca, professioni sanitarie, sanità digitale, personalizzabili in base a professione, specializzazione e interessi e consultali dove e quando vuoi grazie ai formati digitali innovativi.
Lo rende noto Consulcesi che aggiunge: da oggi è compreso anche un aggiornamento settimanale tramite newsletter. La soluzione digitale di supporto alla vita lavorativa e privata dei professionisti sanitari di Consulcesi si pone come sempre in ascolto dei bisogni emergenti del settore sanitario, rispondendo con
soluzioni digitali innovative e smart. Le funzionalità attive per i professionisti sanitari registrati gratuitamente rappresentano un’interessante finestra sul mondo di opportunità di Consulcesi Club. Chi vorrà – riferisce una nota – potrà scegliere se passare alla versione ‘Premium’ del Club, con l’opportunità di
accedere all’offerta completa che include anche: Formazione Ecm online, Servizi legali e assicurativi, Risorse, Moduli, Tool e Calcolatori ed esclusive Convenzioni per la professione e il tempo libero.
“Il nuovo Club di Consulcesi pone il medico e il professionista sanitario al centro, con l’obiettivo di creare una sempre più ampia e solida community all’interno della quale dialogare con esperti in ambito legale, assicurativo e della formazione – commenta Simona Gori, responsabile di Consulcesi Club – Il nuovo Club è la soluzione smart per accompagnare il professionista sanitario in ogni sua esigenza lavorativa”.

Massimo Tortorella

App per contattare il medico, da Consulcesi guida per gestire dati personali

App di messaggistica, e-mail, sms e altre piattaforme sanitarie, che permettono ai pazienti di connettersi facilmente con medici specialisti, hanno visto una crescita esponenziale, soprattutto dopo la pandemia. Ma come gestire i dati personali? Per affrontare questa sfida, Consulcesi Club ha pubblicato una nuova guida
dedicata alla gestione dei dati personali nelle app e nelle piattaforme sanitarie, offrendo spiegazioni e supporto alle nuove linee guida pubblicate dal Garante per la Privacy.
“Questa guida è un fondamentale punto di riferimento per i professionisti del settore sanitario e per le aziende sviluppatrici e arriva in un momento in cui l’uso di tali tecnologie è in costante crescita”, commenta Simona Gori, responsabile Consulcesi Club.
Un’indagine dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, alla quale ha partecipato anche Consulcesi Homnya – riporta una nota – ha rilevato che le app di messaggistica generiche sono le più utilizzate per comunicare con il proprio medico (59%), seguite da e-mail (57%) sms (36%) e piattaforme
dedicate (20%). Il Garante per la Privacy ha recentemente pubblicato un compendio dettagliato su come devono essere trattati i dati personali attraverso piattaforme che mettono in contatto medici e pazienti tramite web e app. La guida di Consulcesi Club spiega in maniera chiara e dettagliata come i dati dei
pazienti devono essere trattati quando il contatto tra medico e paziente avviene attraverso questi strumenti digitali.
La guida Consulcesi Club – si legge – in sei step definisce: 1. cosa si intende per ‘dati sanitari’ secondo il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) e quali categorie di dati rientrano in questa definizione. Viene spiegata l’importanza della distinzione tra dati anonimi e dati personali sensibili; 2. in
merito a finalità e basi giuridiche del trattamento, sono illustrate le condizioni legali necessarie per il trattamento dei dati personali, inclusi il consenso informato dei pazienti, l’adempimento di obblighi legali e la protezione degli interessi vitali degli individui.
E ancora: 3. la guida evidenzia le misure tecniche e organizzative che le piattaforme devono adottare per prevenire accessi non autorizzati ai dati personali dei pazienti (viene sottolineata l’importanza della crittografia, dell’anonimizzazione e della limitazione dell’accesso ai dati); 4. viene spiegato l’obbligo per i gestori delle piattaforme di effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (Dpia) prima di lanciare nuove app o funzionalità che trattano dati personali, per identificare e mitigare i rischi per la privacy; 5. la guida distingue chiaramente tra i ruoli di titolare e responsabile del trattamento dei dati, delineando le responsabilità di ciascuno e fornendo esempi pratici di contratti e accordi necessari per la conformità legale. 6. fornisce linee guida su come informare correttamente gli utenti riguardo alla raccolta, all’uso e alla protezione dei loro dati personali, inclusa la redazione di informative privacy chiare e comprensibili.
Consulcesi Club si impegna a supportare i professionisti sanitari e le aziende nel rispetto delle normative europee sulla privacy, garantendo la sicurezza e la riservatezza dei dati personali. La guida – conclude la nota – rappresenta un passo significativo per assicurare che l’innovazione tecnologica nel campo sanitario
avvenga nel rispetto dei diritti dei pazienti e delle leggi vigenti. La guida è disponibile gratuitamente sul sito Consulcesi Club, dopo registrazione. Per ulteriori informazioni e consulenze personalizzate, gli interessati possono contattare Consulcesi Club tramite il sito web o il servizio clienti.

Massimo Tortorella